Riconosciuti fra i capostipiti della scena “glam/street R&R” di Los Angeles all’epoca dell’omonimo album d’esordio (1988), L.A. Guns si sono da tempo riattivati attorno alle figure carismatiche di Tracii Guns (in origine chitarrista dei Guns ‘N Roses) e del cantante inglese Phil Lewis (ex-Girl, nell’Era NWOBHM) e sono impegnati nell’elaborare il nuovo album di studio per la Frontiers, che verosimilmente vedrà la luce all’inizio del 2021.
Complice l’isolamento d’obbligo causato dal Covid-19, i cinque musicisti hanno registrato separatamente le tracce dell’inedito “Let You Down”; un brano dall’atmosfera plumbea e decadente, con finale grondante sofferenza, sottolineato dall’espressiva interpretazione di Lewis e dalla solista lancinante di Tracii. Val la pena accorgersene, perché la band ha deciso un’immediata pubblicazione, e non è certo che figurerà sul prossimo album.
Grande ballata rock di LET YOU DOWN dei L.A. GUNS , come ai tempi migliori del rock anni ’70: intensa voce emotiva, ottimo fraseggio di chitarra elettrica di sottofondo;
Ciao, in tema di grandi ballate rock in stile anni ’70, forse i L.A. Guns hanno fatto anche meglio con “Get Along”, tratta dall’ultimo album “Checkered Past” (2021).
Senz’altro già la conosci, ma invito chiunque ad ascoltarla su YT:
https://www.youtube.com/watch?v=FYjU0tgIDRs
e ad ammirare la chitarra acustica di Traci alla Jimmy Page. Grazie
Beppe! Onorato di averti stretto la mano al Frontiers Rock Festival del 2019. Grazie per tutte le bands che mi hai fatto scoprire quando ero ragazzo e leggevo Metal Shock
Te ne sarò per sempre riconoscente
Matteo
Grazie a te Matteo e a quelli che non hanno dimenticato…Speriamo che il Frontiers ritorni! Ciao
Pezzo sofferente in cui nel testo, anche con coniugazione temporali diverse, è ripetuto più volte con tono quasi malinconico ‘love me tonight hate me tomorrow’.
Il lavoro alla chitarra di Tracii è notevole nell’enfatizzare una sorta di sofferenza interiore.
che per certe sensazioni mi rimanda ai Dogs d’amour più ispirati.
Brano da ascoltare senza pregiudizi.
Hai fatto una recensione anche tu, Luca e va benissimo, dimostra attenzione e piacere nell’ascoltare il gruppo. Aggiungo che la scelta degli “Short Talk”, ognuno la interpreta come vuole, ma a mio avviso può esser l’ideale per segnalazioni più rapide, che non richiedono i tempi lunghi di un articolo, ma non per questo riguardano artisti meno interessanti. L’importante è che i lettori diano uno sguardo anche a quelle, che non sono in primo piano. A risentirci
Vero. Pezzo molto cupo e dal tono sofferente, se mi si passa il termine. Gran gruppo, comunque. Ho molto apprezzato quello che hanno prodotto negli ultimi anni. Oltre ad averli ammirati al frontiers, dove hanno letteralmente infiammato il palco.
E’ premiante per l’impegno di artisti ed etichette discografiche che i fans apprezzino particolarmente la loro produzione più recente. Auspichiamo che altri la pensino come te, per non vivere solo di glorie trascorse. Ciao